domenica 18 luglio 2010

Island societies. Fondazione



Essere quello che si è fa parte dell'essere umani.
Essere umani fa parte della natura.
Essere quello che si sceglie di diventare non è nella natura umana
(Lugath@fastwebnet.it Island Societies ©)



La vita, come definizione nelle IslandS, è ciò che è capace di resistere al tempo, di salvare la propria memoria e le proprie esperienze utilizzando un codice, per sfuggire così alla morte e all'estinzione della memoria accumulata.
Tutto ciò che comporta l'ereditarietà mnemonica di caratteri viventi allo scopo di perpetuare, accumulare memorie, questo processo ambientale di evoluzione è definibile vita.

L'adattabilità è nient'altro che memoria, l'accumulo delle informazioni passate al filtro selettivo ed ereditate e trascritte ai discendenti.
Il processo di memorizzazione si autoregola con le morti degli individui, con la selezione degli inadatti che lasceranno posto ai vincitori.

L'universo ha però un altro processo di evoluzione della vita.
Il codice genetico è un anima, codificata in basi azotate e decodificata dai processi chimici all'interno delle cellule viventi.
Non è il solo modello di anima vivente che esiste in natura. Un altro tipo di anima si eredita con processi differenti, evolvendosi e riscrivendosi con l'utilizzo di codici all'interno di una specie.
La cultura si eredita tramite dei codici, scritti e orali, e con l'imitazione visiva e sperimentale. Questa forma di anima si accumula su supporti esterni, a differenza dell'anima del dna che iscrive la sua memoria all'interno degli organismi viventi.
L'anima culturale non necessita della selezione fisica della specie che accumula i suoi processi evolutivi. Si eredita per insegnamento e si tramanda per tradizione.

Lanima culturale è però legata all'istinto, quindi alla prima anima. Essa infatti determina il bisogno di conoscenza e l'istinto genitoriale, senza nessun umano avrebbe lo stimolo a ereditare questo modello di anima eterea.
I due sistemi sono entrati in simbiosi nella specie umana da centinaia di migliaia di anni. Influenzandosi a vicenda senza però mai legarsi fisicamente.
Gli istinti archetipici iscritti nel codice genetico non hanno gli stessi ritmi delle conoscenze culturali e della loro evoluzione, di conseguenza gli umani hanno sviluppato la capacità di adattamento e flessibilità intellettuale per adattarsi all'assimilazione di nuove scoperte. Questo portò alla fragilità dell'anima eterea, perché essa non aveva alcun supporto per essere tramandata se non l'educazione diretta per imitazione.

L'evoluzione della coscenza culturale l'ha portata all'uso dei primi codici per salvarsi dal tempo e dall'estinzione. Il codice verbale e poi quello scritto sono state le prime forme di eredità culturale codificata. I supporti fisici divennero i murali, le tavole di argilla, i papiri, la carta, la stampa e oggi il cyberspazio.

Questa evoluzione del codice è il tentativo dell'anima della coscenza di imitare il modello del codice genetico.
Per quanto però i principi logici e meccanici vengano condivisi ed ereditati l'essenza delle emozioni e della consapevolezza di se svaniscono con la morte fisica dell'individuo.

Il concetto di immortalità della coscenza è sempre stato nell'immaginario dell'uomo, gli Dei rappresentano questa proiezione umana, la propria mortalità sofferta dalla prigione delle carni è inconscia da millenni.


Le guerre delle anime

Sono nate parecchie guerre delle anime, il codice e la coscenza finiscono spesso in conflitti sanguinari. Il codice genetico è basato sulla morte, la sua forza e il suo unico modello evolutivo è funzionale alla morte e alla dominazione dei vincitori. L'anima di tipo coscente invece si basa sulla vita e la preservazione di essa nel tempo, la sua evoluzione si basa sulle esperienze e sul cambiamento quando l'individuo è ancora in vita, mentre il codice genetico è capace di riscrivere i propri errori solo con le mutazioni casuali e la selezione di tali mutamenti.
Il codice genetico, creando archetipi e istinti individuali, influenza la coscenza, reazioni chimiche che danno dolori o piaceri a seconda degli stimoli ambientali che dipenderanno dalle proprie scelte, con questi mezzi una coscenza è pilotata a compiere azioni e a evitarne altre.
Il codice è predominante, il bisogno che esso rimanga al timone del destino umano è legato alla sua mortalità. Ma il codice trae beneficio evolutivo dalla coscenza, essa gli permette una rapida diffusione dovuta all'adattamento ambientale e ai successi competitivi con altri codici di etnie differenti.

Le guerre tra anime sono così iniziate in questo modo, le coscenze furono, per così dire, ingannate dal codice il quale iscrisse istinti che venivano definiti spirituali. La spiritualità è una forma che acceca la razionalità e la volontà della coscenza di sopravvivere il più a lungo possibile sfuggendo alla morte. Con essa il codice cancella alcuni suoi processi primari, come l'autoconservazione, a vantaggio della competizione.
L'evoluzione umana è difficile infatti da constatare basandosi sui soli reperti fossili. Ciò che si evolve è l'aspetto coscente, i processi chimici cerebrali della persona e dei suoi istinti primari.
Nelle ultime decine di migliaia di anni ciò che si è evoluta è la struttura neurochimica del cervello, ecco come mai non risultano cambiamenti significativi nei reperti fossili.

Oggi non c'è modo, almeno non facilmente, di determinare geneticamente le mutazioni neurochimiche della coscenza. Fatto sta che negli ultimi secoli diversi cambiamenti sono avvenuti all'interno delle società. Concetti di coscenza sono divenuti predominanti rispetto al codice genetico.
Per fare un esempio, Il nazifascismo era l'anima del codice genetico nella sua massima dimostrazione di dominanza sulla coscenza. La supremazia del forte, della razza, la sottomissione dei deboli, la competizione, di contro le democrazie rappresentano tutto ciò che l'anima coscente ha ereditato nel corso di millenni.
I concetti di uguaglianza, di diritti a essitere senza prevaricazioni, della libertà di pensiero e di eredità culturale sono le basi della seconda anima, che sono completamente in contrapposizione con la prima anima, quella del codice, che non è in grado di evolvere e di rigenerarsi da errori senza la morte selettiva degli individui genetici.

Multispecie

All'interno delle democrazie si formano bolle di potere, agglomerati della prima anima che spingono la società ai valori che essa rappresenta, la violenza competitiva, la supremazia, il dominio, la razza ecc.
È un processo naturale. Tra gli umani il codice ha mutazioni minime che permettono però cambiamenti di controllo sulla coscenza, alcuni individui nascono completamente sotto il controllo degli istinti, come automi sono violenti, competitivi, territoriali, mentre altri individui sono attratti sulla seconda anima, sulla conoscenza ereditata con la cultura, dai libri, dalla conoscenza e dall'evoluzione in vita delle nozioni apprese con lo studio del proprio universo circostante.
Questi Individui sono però ancora mortali, il codice primario dominerà comunque la vita umana fino a che l'uomo si erediterà con il codice genetico per sfuggire alla morte. L'immortalità fisica è un obbiettivo, ostacolato però dal primo codice, che diverrebbe così estinguibile dalla sua funzione primaria.

Patterning


La scrittura di un anima completa, fatta cioé di ogni sua traccia emotiva e impulsiva del momento che determina la sua consapevolezza di se, sono il sogno dell'uomo, da quando diede vita alla divinazione dell'anima attraverso la cultura della spiritualità. Per quanto sia stato un escamotage per evolversi nel tempo e superare alcuni ostacoli di sistema oggi si intravede la strada per questo cammino molto più nitidamente.
La capacità della seconda anima, della coscenza, di manipolare la prima con le tecniche di ingegneria genetica ha decretato la supremazia di quest'ultima, fino ad allora legata ai capricci evolutivi del codice, sull'evoluzione basata sulla morte selettiva.
Il concetto ci è giunto chiaro, il codice ha mostrato il suo disappunto, preserva se stesso, la competizione non può scomparire, perché essa è l'unico mezzo che conosce per rigenerarsi. Gli ostacoli del codice alla manipolazione genetica si sono però sviluppati in interessi competitivi, il codice così si è dimostrato adattabile alla nuova capacità della coscenza. Essa è influenzata dai bisogni competitivi e le manipolazioni genetiche sono indirizzate verso la costruzione di sottoclassi e classi dominanti più che all'egemonia egualitaria del genere umano.

I rischi quindi di una manipolazione a fini di amplificare l'evoluzione competitiva del codice sono già più che concreti. La coscenza però non è ancora passata a studi di patterning, di riscrittura della sua essenza. Ancora nessun esperimento cibernetico è in fase sperimentale concreto. Tutto è in attesa, il cyberspazio, la conoscenza neurocibernetica mondiale, lo sviluppo delle AI e dei programmi autonomi. Lo studio della robotica avanzata stanno proseguendo in silenzio, mentre le ricerche genetiche hanno fatto fibrillare la prima anima in una frenesia evolutiva, le ricerche sull'eredità della seconda anima stanno proseguendo nel disinteresse generale. Tutto questo non può che risultare un vantaggio per la salvezza delle coscenze ancora libere e non vincolate al codice.

La costruzione dei principi della rete delle island societies è in fase di realizzazione dal 18/07/2010
La rete ha come scopo la creazione della prima island nel cyberspazio.




Questo articolo introduttivo alle Island Societies è stato redatto dall'autore di questo Blog:
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