sabato 4 dicembre 2010

Wikileaks, dalla parte dei...



E se wikileaks fosse invece solo un movente?

Non c'è quasi nulla di nuovo, solo conferme di ciò che già si sapeva da tempo, dei sospetti e delle voci di palazzo.
In tutta l'amministrazione Usa solo la Clinton è rimasta coinvolta negli scandali, mentre l'amministrazione Bush, violenta, oscura e repressiva ancora non compare.
L'Iran è il male, attacca Putin e Berlusconi per il canale preferenziale di accordi economici e privati (in concorrenza con gli usa) e riconferma che alqueda esiste ed è finanziata dal mondo arabo per la distruzione dell'occidente.
Che rivelazioni, sembrano scritte da un repubblicano conservatore.

Possiamo provare a ipotizzare cosa realmente sia wikileaks.

L'11 settembre, tra le sue polemiche e misteri mai risolti e protetti da segreto di stato, è servito per iniziare una lunga campagna militare in medioriente, che si è estesa fino in iraq e ora punta verso l'iran. Senza questo attacco terroristico nulla si sarebbe mosso in tal senso.

Ora Wikileaks lo descrivono come "terrorista informatico". La rete quindi è a tutti gli effetti "una minaccia alla pace e alla stabilità della democrazia planetaria", come lo era Bin Laden nella guerra in Afganistan.

Stesso copione? Serviva un movente per intervenire con la forza nella rete? Forse lo h anno trovato, e un po' di sacrificio serve, come si sacrificarono migliaia di americani nell'attentato alle torri gemelle ora si sacrificano segreti, il giusto prezzo per un operazione di censura planetaria, e guardate che ci sarà la censura, su tutta la rete mondiale, e inizierà nei prossimi mesi.
Verranno varati nuovi decreti, misure straordinarie, tutto per tutelare "la pace nel mondo".

Il problema è che siamo troppo ingenui, gli inganni fanno parte della storia, qualsiasi potere è subentrato con inganni e complotti e ha mantenuto il dominio con la forza o la manipolazione. In migliaia di anni non l’abbiamo ancora imparato e ne siamo tutt’ora vittime inconsapevoli.


Questo è lo scenario più oscuro, chi è dietro a wikileaks nessuno "di noi" lo sa. E forse non lo saprà mai.
Forse è il movente ultimo per oscurare la rete che sta cambiando il mondo e indebolendo il potere, o forse è un banco di prova, nel testare la reazione delle masse a rivelazioni tanto sconcertanti, ogni governo poi reagirà a suo modo.
L'italia è già stata vittima di limitazioni di rete, avvenute con il movente degli attentati terroristici, un simile scandalo è forse troppo ghiotto per farselo sfuggire. In fondo per un paese che voelva cancellare le intercettazioni per agevolare la criminalità non si può pretendere di non esserne attratto da una simile occasione così ghiotta.


In italia il peggior nemico del governo totalitario è la rete dato che i media sono in mano a una sola persona per quasi la sua totalità. Per queste caratteristiche la rete è l'ossigeno che ci viene dato per respirare e poterci ancora esprimere liberamente e venire a conoscenza della verità nel nostro paese.
Wikileaks è una manna dal cielo, oppure la loro fine, in entrambi i casi siamo sul filo del rasoio e non possiamo permetterci passi falsi.

Nessun commento: