giovedì 14 aprile 2011

Il deberlusconizer? L'ennesima supposta sfrutta il bisogno antiberlusconiano.

 Dall'articolo del ilfattoquotidiano.it:

Un’altra supposta?
Un programma di CENSURA ben congegnato.
Credo di aver capito il gioco subdolo degli ideatori, e probabilmente della regia occulta che vi deve essere dietro.
Sappiamo che l’Italia ha cercato di varare, sia da destra che da sinistra, leggi anti Web, censure in rete, sanzioni e restrizioni, in parte riuscite e in parte bocciate.
Si saranno chiesti, come attaccare il popolo del web, che conta su una tradizione decennale dovuta alle sue origini universitarie, come convincerli che la censura è per il loro bene?
FaceBook fa quello che può, abituandoci a tagli di commenti, censure di potere e utenti cancellati, ma questo a quanto pare non basta, anzi, causa l’effetto contrario di indignazione contro il potere di censura.
Hanno quindi pensato (loro pensano molto a queste cose)cosa odiano gli italiani ora più che mai? Ma Silvio Berlusconi.
In rete i video di Berlusconi e le sue performance da pagliaccio delinquente sono veri e propri tam tam, i suoi shows sono ostentati dai siti che gli fanno battaglia mediatica, proprio perché a un analisi più attenta si da continuamente zappate sui piedi da solo.
il DEberlusconiZER aggira l’ostacolo anti censura in rete, sfrutta il bisogno di vedere Berlusconi scomparire dalle scene italiane.
Cancellare dal web la storia, le prove dell’esistenza di una presenza così ingombrante, che naturlamente occupa la rete con un ampia diffusione di notizie, si cerca di rendere, almeno storicamente, la presenza di un tiranno meno oppressiva di quella che è stata.
Ovviamente questo programma è solo sperimentale, ma serve ad abituarci.
Il trucco è aver convinto alcuni di essere dalla parte del nostro stesso fronte, il nostro nemico comune è Berlusconi, eliminiamolo, quindi è giusto eliminare chi non ci piace.
Ripetete l’ultima frase che ho scritto una decina di volte e capirete che il vero intento è di infilarci l’ennesima supposta dicendoci che è per il nostro bene, non siate ingenui.



La censura fa parte di un bisogno, sia del potere che nella natura del popolo, di crearci virtualmente un proprio mondo idealizzato. La debolezza mentale di accettare la realtà così come è realmente, e che mai assomiglia a quella reale porta, spesso, anche persone oneste a desiderarla, almeno subconsciamente.
La censura striscia, crea consensi, il desiderio di vedere sconfitto il nemico ideologico, il bene cerca di mondare il male dalla nostra terra per liberarci dall'oppressione, il male di soggiogare il bene per manipolarlo e dominarlo.
La censura non ha bandiere, non appartiene a esponenti politici, a ideali, fa parte di una condizione endemica della specie umana, e tutti noi ne siamo tentati, forse giustamente, io ho il bisogno e il desiderio di vedere Silvio Berlusconi scontare la pena che si merita per i mali che ha fatto, toglierlo di mezzo dalla vita amministrativa del mio paese, ma so che questo non ha nulla a che fare con la censura, tantomeno che in rete. Non vorrei mai che qualcuno a cui non stò simpatico raccolga consensi in rete per oscurarmi.

Ricordatevi che la censura non si legittimizza con i consensi di maggioranza, le minoranze hanno diritto di parola, una garanzia che va estesa anche ai delinquenti che manipolano e diffondono menzogne. Menzogne che vanno giudicate e non cancellate, che vanno ricordate e non dimenticate.
Un iniziativa che spero sia partita con buoni propositi ma tanta ingenuità. Spero che si tratti solo di una fiammata che si spegnerà sul nascere, che non si ricadrà più in errori e manipolazioni così contorte.
Il Web è di tutti, il pensiero è incensurabile, il male pure, esso è lì a indicarci i confini dove termina la nostra libertà e inizia quella degli altri.



Lugath

1 commento:

Anonimo ha detto...

forse dovresti leggere bene quello che c'è scritto sul sito… e magari vedere come funziona.